Il Comitato Cittadino per la riqualificazione dell’ex mercato coperto ha convocato pubblicamente per il giorno 2 gennaio 2016 enti, associazioni, cittadini in qualche modo interessati al confronto sull’area dell’ex mercato coperto. Come da invito, anche Faber City – Cooperativa di Comunità di Alberobello, in qualità di impresa impegnata nello sviluppo dei singoli, dei gruppi e del territorio in cui opera, ha partecipato all’evento.
Durante l’incontro è emersa la necessità di chiarire la natura e gli scopi della Cooperativa di Comunità per far comprendere alla comunità alberobellese la nostra posizione sia rispetto alla questione dell’ex mercato coperto che rispetto al nostro ruolo più in generale.
Faber City – Cooperativa di Comunità di Alberobello – è stata costituita con atto notarile l’8 gennaio 2015, ma opera sul territorio già dal 2013-2014, quando ha realizzato una ricerca quali-quantitativa sui bisogni della popolazione alberobellese al fine di partire dal basso nella realizzazione delle proprie pratiche e per rispondere alle necessità della popolazione. E’ quindi uno strumento operativo a disposizione della comunità alberobellese il cui scopo è quello di produrre vantaggi, beni e servizi pensati a misura delle esigenze di chi vive e lavora ad Alberobello.
Faber City non è un ente di volontariato, ma al tempo stesso non distribuisce utili e quindi non ha fini di lucro. Essendo una Cooperativa di Comunità, è un’impresa orientata allo sviluppo territoriale sostenibile attraverso la valorizzazione delle risorse umane e delle realtà presenti sul territorio. In sintesi, attraverso il canale della massima inclusione mira a rispondere ai bisogni espressi dalla comunità locale e a creare opportunità concrete di lavoro sul territorio. Si tratta di un soggetto giuridico di recente costituzione che, per la Regione Puglia rappresenta uno degli strumenti di elezione per la realizzazione di pratiche di amministrazione condivisa. A tal proposito, si vuole qui sottolineare che lo statuto di Faber City è molto ampio e non comprende soltanto la riqualificazione e gestione di aree pubbliche. L’idea di fondo è quella di fare da connettore tra pubblico e privato nel rispetto dei poteri giuridici concessi dal legislatore.
Faber City è aperta a chiunque, il che significa che ogni singolo cittadino o ente di diverso tipo, può sottoscrivere una o più azioni sociali ed è legittimato, nel rispetto delle indicazioni statutarie, ad essere accolto nella cooperativa. Inoltre, grazie al principio di una testa un voto, ogni socio, anche se sottoscrive più di un’azione sociale, ha un peso nel voto delle decisioni della cooperativa pari esattamente a quello di ogni altro socio. Dunque si tratta di una organizzazione fortemente inclusiva.
Faber City è un organo politico, nella misura in cui politica, nel suo significato originario, è organizzazione della sfera pubblica, comune e del cittadino. È attenzione alla vita nella città e della città, quale luogo di molti in un insieme, in una comunità. Pur avendo incontrato tutte le parti politiche, la scelta di Faber City mira piuttosto a coinvolgere come soci i cittadini e le singole persone che animano le istituzioni che fanno parte della vita amministrativa e pubblica del paese, come l’amministrazione comunale stessa e i diversi partiti\movimenti politici. Es: il sindaco come persona, il coordinatore partitico e i suoi collaboratori, etc., in quanto la Cooperativa di Comunità va oltre gli schieramenti e si orienta verso gli obiettivi.
Alcuni esempi possono aiutare a far comprendere come Faber City può mettersi al servizio di ogni cittadino:
“Sono un avvocato appena abilitato e ho bisogno di avviare la mia pratica professionale ma non ho un luogo per fare la studio. Il comune possiede una serie di locali che sarebbero perfetti per me, ma come singolo cittadino non potrò mai accedere alla gestione di questi. Ma c’è Faber City! Come Cooperativa di Comunità, può lavorare per ottenere la gestione dei locali e li può mettere a disposizione di liberi professionisti come me. Quasi quasi presento un progetto proponendo questa idea… Magari poi riusciamo a creare una rete di professionisti e, senza farci le scarpe come nostro solito, ci spalleggiamo reciprocamente per crescere e la Cooperativa di Comunità può fare da cassa di risonanza per le nostre iniziative. Per essere parte attiva in questo processo di sviluppo del territorio, potrei fare degli sconti sulle mie prestazioni ai soci fruitori dei servizi della comunità…”.
“Sono un’impresa che produce prodotti tipici del territorio, ma non riesco proprio a decollare. Mi servirebbe qualcuno esperto di marketing, ma anche capace di creare una rete tra portatori di interesse. Forse se mi affaccio nella Cooperativa di Comunità possiamo pensare insieme a delle soluzioni utili per l’impresa”.
“Sono un artigiano locale e vorrei potenziare la mia offerta per i turisti. Mi servirebbe tanto creare un progetto in rete con i colleghi, ma anche con altre realtà di servizi per offrire pacchetti integrati. La storia di Alberobello mi insegna che non è facile. Si sa, piuttosto mille negozietti individuali… Credo che Faber City possa essere un contenitore utile per creare questa rete ed una nuova cultura del fare impresa”
“Mannaggia alla miseria! C’è quella strada poco illuminata e male asfaltata vicino casa che proprio non mi piace! E poi non è solo una questione personale, ci passa tanta gente di lì e andrebbe fatto proprio qualcosa. Nessuno si muove!!! Avevo sentito che le cooperative di Comunità possono accedere ai fondi strutturali… Quasi quasi mi metto in gioco, provo ad informarmi e a diventare socio attivo di Faber City per promuovere questo progetto. Secondo me il paese ne ha bisogno, vediamo cosa ne pensano gli altri”;
Quale, dunque, la posizione di Faber City rispetto al futuro dell’ex mercato coperto?
In primo luogo, Faber City affida a ciascun socio la responsabilità di cittadino nell’esprimersi, in maniera più o meno attiva, in merito alla questione. In quanto Cooperativa di Comunità, invece, Faber City è alla ricerca del dialogo per la co-progettazione di un futuro sostenibile per Alberobello, anche per l’area dell’ex mercato coperto, ma non agisce nella logica dell’aut-aut su posizioni rigide prestabilite. Riteniamo che il dialogo tra le parti in gioco su questioni come quella dell’ex mercato coperto debba basarsi sulla discussione di idee di intervento possibile per riqualificare l’area, in modo che possa diventare occasione di sviluppo sostenibile e rispondere ai bisogni reali della comunità. In altre parole, Faber City non accetta passivamente posizioni statiche, ma partecipa attivamente al dialogo affinché possano emergere dal basso, dalla collettività, proposte di intervento sostenibili. Dunque, la proposta dichiarata di Faber City era ed è quella di realizzare, già oggi, un processo di co-progettazione, con lo spirito fortemente inclusivo che caratterizza la nostra organizzazione, invitando tutti, cittadini, enti, associazioni a generare e condividere idee affinché quell’area possa svolgere una funzione utile alla nostra comunità, che sia paesaggistica, culturale, economica o sociale, o tutte queste cose insieme. Agiamo nella prospettiva che le idee di intervento possibile, per essere partecipate e realistiche, richiedono tempo, definizione di obiettivi comuni, integrazione di competenze. Inoltre, nella prospettiva imprenditoriale (ovvero del creare occasioni di sviluppo e di lavoro – non di ottenere meri vantaggi economici), si ritiene che le idee debbano essere definite oggi perché possano rappresentare un’alternativa concreta e realizzabile in futuro. Riteniamo questo approccio particolarmente utile se è corretta la dichiarazione del Comitato per cui, se si rinunciasse al progetto attuale, l’area verrebbe sbloccata.
In sintesi, Faber City partecipa al dibattito pubblico sulla questione proponendo la realizzazione di una o più giornate di co-progettazione in cui tutta la cittadinanza è invitata. Riteniamo, infatti, che gli scenari possibili sulla questione possano essere molteplici e che possano essere davvero pensati in maniera efficace partendo dal basso.
Faber City, pertanto, sta pianificando tempi, spazi e attività di co-progettazione, che comunicherà alla cittadinanza a stretto giro perché vuole investire oggi tempo, energie e competenze per realizzare questo momento di confronto, supportato da esperti di co-progettazione. In tal senso, il bilancio di competenze della cooperativa presenta la capacità di organizzare attività di co-progettazione che supportino la costituzione di team di lavoro orientati verso la definizione e condivisione di obiettivi comuni.
Per concludere, riteniamo che lo spirito di amore per il territorio stia emergendo in maniera forte ed entusiasmante da più parti e che ogni attore coinvolto stia giocando la propria parte al massimo che può. Riteniamo, inoltre, che tale prospettiva veda come successivo passaggio di crescita, dei singoli e di Alberobello, il riconoscimento di motivazioni ed obiettivi comuni, prendendo consapevolezza di quanto sia difficile talvolta non soltanto realizzare ma anche pensare il cambiamento. Infine, siamo certi che l’esperienza di co-progettazione troverà accoglienza nei membri del comitato e in tutti quanti vorranno mettersi in gioco per sciogliere i confini, mettere in campo le proprie competenze, cogliere la possibilità di cambiamento forte che risiede nel confronto costruttivo.